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A2 ITALIAN CUP – INTERVIEW WITH NICOLA TIOZZO

A2 ITALIAN CUP – INTERVIEW WITH NICOLA TIOZZO

Di Roberta Resnati – www.volleynews.it

 

Nicola Tiozzo: “Questa Coppa Italia è frutto del duro lavoro in palestra. Il mio sogno? La Superlega con Bergamo”

Quando si ha la fortuna ed il piacere di vederlo giocare non si possono non notare quei famosissimi “occhi della tigre” di un atleta che non esce mai dal campo se non ha dato il 100% ma, soprattutto, non passano inosservati dei colpi degni della categoria superiore.

Stiamo parlando di Nicola Tiozzo, fresco vincitore della Coppa Italia di Serie A2 con la sua Olimpia Bergamo e che per molti addetti ai lavori fa parte della coppia di schiacciatori, insieme al suo compagno Dore Della Lunga, più forte di tutto il campionato.

Per il veneto classe ’93 è il secondo trofeo, la prima Coppa Italia l’ha vinta con Civita Castellana due anni fa sempre condotto da Coach Spanakis in panchina contro proprio la stessa Bergamo della quale oggi è il condottiero ed il beniamino del pubblico orobico.

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Una finale al cardiopalma, il tabellino recita 112-107 i punti delle due squadre, cosa ha avuto in più l’Olimpia?

Secondo me l’Olimpia in più ha avuto tanto tanto lavoro in palestra perché soprattutto all’inizio del campionato, quando magari le cose non andavano benissimo per rialzarci da questa situazione negativa, abbiamo lavorato veramente tantissimo anche per sopperire agli infortuni e forse anche un po’ più cuore negli ultimi punti in quanto queste partite si decidono per degli episodi. Siamo riusciti a tirare fuori veramente il cuore nei momenti più importanti nonostante la fatica (sia che io che Dore avevamo i crampi negli ultimi punti).

La tua seconda Coppa Italia, sono diverse tra di loro?

A livello di emozioni sono uguali anche se sicuramente ho vissuto questa partita con più lucidità rispetto alla prima volta. Lì l’ho affrontata con la consapevolezza di avere dei miei compagni che avevano più esperienza di me e quindi delle volte mi lasciavo trascinare da loro. A Bologna invece sentivo che dovevo essere io, mi sentivo in dovere di trascinare, o almeno provarci, i miei compagni. A livello di emozione della vittoria sono state bellissime entrambe, difficile trovare delle sfumature diverse perché quando si vince un trofeo l’entusiasmo è sempre al massimo.

Una prestazione, la tua, al limite della perfezione: 20 punti, 54% in attacco, 53% di ricezione positiva e 38 di perfetta .. Quanto la volevi vincere?

La volevo vincere tanto. In primis per la mia squadra perché veramente abbiamo passato un brutto periodo dove tra infortuni e prestazioni non molto continue è stato difficile. Noi siamo stati abbastanza lucidi da riflettere su queste cose, sederci a tavolino, riuscire a capire i problemi che c’erano e cercare di risolverli. La volevo vincere anche per me, nelle ultime due stagioni ho fatto tre finali su quattro (tra Coppa Italia e playoff), sono stato l’unico schiacciatore italiano in A2 a raggiungere questo obiettivo. E quest’ anno che il livello si è alzato molto volevo confermarmi, era una vetrina troppo importante per non esserci e per non giocare al meglio. Infine per la società che ha investito su di me, per i tifosi , sono sempre cresciuto con questa caratteristica: mi sono sempre affezionato alla maglia per la quale gioco quindi portare questo trofeo a Bergamo dove mi sto trovando bene, era molto importante per me.

Nel 2016 hai già tentato la strada della Superlega ora che sei più maturo, e se mi permetti anche migliorato su tanti aspetti tecnico – tattici, ci proveresti di nuovo?

Si, ci riproverei. Se c’è occasione dipende sempre dalla situazione. Essendo più maturo sono più cosciente di quali sono i miei limiti, i miei punti di forza e, dopo quella esperienza, conosco meglio qual è il livello e su cosa dovrei lavorare. Non chiudo le porte a niente, ho solo 26 anni e non mi sento ancora troppo vecchio (ride ndr).

Forse non molti lo sanno ma appena riponi le scarpe e le ginocchiere indossi occhiali da sole e canotta e ti dedichi al beach volley. Per questa stagione estiva che progetti hai?

Ho un progetto targato Real Beach di Padova, nel quale farò parte con Davide Dal Molin, un atleta con un curriculum molto valido tra cui un quinto posto al World Tour e diverse tappe del campionato italiano vinte. Stiamo programmando la stagione estiva, quali tappe andremo a fare, e ci siamo anche attivati per quanto riguarda gli sponsor per andare ad affrontare una stagione di beach impegnativa

Guardando il tuo profilo facebook hai la foto di copertina in palestra e quella di profilo sulla sabbia. Il tuo primo amore qual è stato?

Il beach volley è stato il mio primo amore, ci giocavo a Sottomarina di Chioggia, a casa mia ancor prima di indossare la ginocchiere. Ho partecipato ad un Europeo U18 e u20, e ad un Mondiale U19 e U23. Ho anche provato a lasciarlo del tutto due e tre anni fa ma la stagione scorsa non ho resistito e mi sono rimesso in gioco con Emilio Maniero.

E ora che obiettivo ha Nicola Tiozzo?

Il mio obiettivo è quello di rimanere ad alto livello in A2, cercare di vincere questo campionato e tornare in A1 proprio con Bergamo, sarebbe un sogno.
Per quanto riguarda il beach volley, invece, è arrivare più in alto possibile, ottenere risultati importanti ma soprattutto divertirmi perché spero di togliermi delle belle soddisfazioni anche su quel campo, come quando ero giovane.

#volley